Incontro delle fraternità del Lazio – 12 maggio 2019

La Parola più significativa  di questo nostro incontro è stata :”Il mio Amore è per sempre”

Durante la preghiera di lode della mattina c’è stata l’immagine del Signore che camminava in mezzo a noi mentre noi spargevamo dei petali di fiori al suo passaggio.

C’è stato l’invito a salire sul monte del Signore perché potessimo conoscere le sue vie e camminare per i suoi sentieri (Michea 4,2)

Poi abbiamo avuto un’immagine: camminavamo tutti insieme e quelli di noi che erano spediti sostenevano coloro che erano più affaticati.

Un invito continuo a non temere perché Dio è con noi ha sostenuto tutto il proseguire della preghiera:

“Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni. Se dovrai attraversare le acque, sarò co te, i fiumi non ti sommergeranno; se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai, la fiamma non ti potrà bruciare, poiché io sono il Signore, tuo Dio, il Santo d’Israele, il tuo salvatore” (Isaia 43,1-3)

“Ora coraggio….perchè io  sono con voi…secondo la parola dell’alleanza che ho stipulato con voi…il mio spirito sarà con voi, non temete…” (Aggeo 2,4-5)

A conclusione della preghiera il Signore ci ha ricordato di nuovo che il suo amore è per sempre:

“…il canto della gioia e dell’allegria, il canto dello sposo e il canto della sposa, e la voce di coloro che cantano: -Rendete grazie al Signore degli eserciti, perché il suo amore è per sempre…-”

(Geremia 33,11)

Dopo il tempo di preghiera c’è stato l’insegnamento di Dario Sacchini della Comunità Germoglio di Davide sulla “Correzione fraterna” che si è basato sul testo evangelico di Matteo 18,15-20.

Ci ha ricordato che la comunione è un dono di Dio che però va custodito da ciascuno di noi. La fatica della comunione è necessaria se vogliamo vivere in Comunità: inmezzo alle offese e contese, deve permanere il desiderio di fare comunione.

Alla base della correzione ci dovrà essere  l’obbedienza alla Parola di Dio (Verità) nella sottomissione reciproca.

Due atteggiamenti dovranno sostenere sia chi corregge sia chi è corretto: l’umiltà e la misericordia.

A seguire c’è stato un bel momento di condivisione e di approfondimento sull’insegnamento rivevuto.

Nel pomeriggio la giornata si è conclusa con la celebrazione della s. Messa presieduta da sacerdote venezuelano don Gerardo. Durante la messa alcuni fratelli hanno rinnovato la loro promessa.

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