Cammino di guarigione “Il Fiume”

La Comunità propone un cammino di guarigione interiore a tutti coloro che vogliono viverlo, a partire dalle ore 10.00 del 27 dicembre fino alle 17.00 circa del 30 dicembre 2013 presso il Santuario Madonna dei Laghi sito in ad Avigliana (TO) in Corso Laghi 278.
COSTO: 45 euro al giorno
Insegnamenti, simposi di guarigione, possibilità di colloqui,
preghiere personali, confessione.

Per prenotazioni entro il 15 dicembre telefonare allo 011544314
o inviare una e-mail a coget.fc@libero.it

La Comunità di Gesù fin da ora intercede per i partecipanti

La Comunità per le famiglie – Calabria

Nel week end 22-23 giugno Flavio e Marisa sono stati invitati dall’AEF della Calabria a Palmi per un ritiro regionale delle famiglie. Benediciamo il Signore per questa chiamata. A presto per relazione ed aggiornamenti.

La Comunità per le famiglie – Rivarolo 21 giugno

Nella Parrocchia di Rivarolo (To, Diocesi di Ivrea) è stato promosso un ciclo di conferenze-incontri a cura dei vari movimenti. Tema portante: le forme di carità, specialmente a favore dalla famiglia. I fratelli del locale gruppo di Rinnovamento nello Spirito, avendone fatto esperienza, hanno deciso che nella serata curata da loro avrebbero presentato quella che ritengono una altissima forma di carità alla famiglia: i Sentieri di Vita Nuova per Sposi animata dalla Comunità di Gesù! Hanno perciò rivolto un invito perché venisse presentata una conferenza e delle testimonianze sull’argomento. Così, venerdì 21 giugno la fraternità Piccolo Gregge (Caterina e Sandro, Chiara e Sergio, Doriana e Riccardo, Ester, Don Carlo), che nello scorso anno fu intensamente impegnata al servizio di Sentieri, si è recata presso l’auditorium dell’oratorio San Michele. Qui i cari fratelli del Rinnovamento si erano preparati nella preghiera intercedendo per la serata. Dopo un breve inizio in preghiera Sandro ha relazionato sulla storia e sulle linee portanti del percorso esperienziale condotto nella settimana: a) la Comunità ha raccolto questo dono di Dio innanzitutto per le proprie coppie di sposi, prima di proporlo ad altri; b) i contenuti spirituali e le grazie della vita matrimoniale vanno conosciuti nell’esperienza concreta; c) nell’itinerario della settimana si è accompagnati.
Sono poi intervenuti i nostri fratelli presenti e spontaneamente hanno reso testimonianza anche alcune coppie della zona.
Terminata la parte ufficiale della serata, a tu per tu, molti presenti hanno posto delle domande e chiesto ulteriori chiarimenti.
In questi giorni abbiamo notizia che la semina comincia a dare frutti e si muovono iscrizioni per la prossima sessione di Fiuggi. Benediciamo il Signore!

La comunità per le famiglie – Nomadelfia 9 giugno

Domenica 9 giugno 2013 l’AEF Toscana ha organizzato una giornata di ritiro per le famiglie a Nomadelfia (GR), e il tema è stato tratto dalla Lettera di San Paolo a Tito: “… con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo, che Dio ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro…” Tt 3, 4-8a.
Vanda e Alessandro (responsabili AEF Toscana) hanno invitato Flavio e Marisa della Comunità di Gesù ad animare la giornata.

All’arrivo sabato pomeriggio, i nostri fratelli di comunità hanno trovato tutta l’equipe dell’AEF intenta a predisporre il luogo dove si sarebbe tenuto il ritiro: una grande tenda, con più di 300 posti a sedere, dove è stato creato dall’AEF toscano un laghetto artificiale, con una cascata d’acqua di colore blu intenso, il tutto circondato da piante verdi; e sulle pareti interne del grande tendone sono stati messi teli blu, e sull’altare e davanti alla statua della Vergine Maria dei fiori colorati dello stesso blu. Tutto ridondava il tema dell’acqua, mediante quel colore blu intenso e con la cascata e il laghetto.
La sera di sabato, tutta l’èquipe (AEF regionale e Flavio e Marisa) sono stati ospiti di don Gerry per una cena in un ristorante caratteristico di Grosseto (lì Flavio ha imparato che in Toscana una “bistecca” non è una fettina, ma una spessa e ampia costata di manzo!).

Al ritiro di domenica hanno partecipato più di 300 persone provenienti da tutta la Toscana, e anche alcuni fratelli di comunità: da Viareggio Fabrizio e Francesca, e da Firenze Nanni, Elena e Francesca.
L’insegnamento è partito da un triplice modo di accostare la Parola di Dio:
1° cosa dice la Parola di Dio?;
2° cosa dice a me qui ed ora?;
3° cosa debbo fare per diventare facitore e non soltanto ascoltatore della Parola?
Flavio e Marisa hanno inquadrato il brano indicato dentro la cornice di una lettera pastorale di San Paolo, che scrive al Vescovo Tito – suo diletto discepolo e fratello nella fede – dandogli indicazioni sul servizio pastorale al quale è chiamato. Gli ricorda di esortare i fedeli a rispettare le leggi e i magistrati e di essere pronti in ogni opera buona, di non parlare male di nessuno, evitare i litigi, di essere mansueti, mostrando ogni dolcezza verso tutti gli uomini, e poi ricorda a Tito come era un tempo la sua vita, di insensato che perseguitava i cristiani, e gareggiava con i suoi confratelli nel giudaismo per sterminare i discepoli di Gesù. Poi San Paolo testimonia di come il Signore sia intervenuto nella sua vita e di come abbia agito per Grazia, mediante un lavacro di purificazione e di rinnovamento nello Spirito. La Parola di Dio quindi parla del servizio pastorale, vissuto con amore e misericordia e nel dono dello Spirito, ricordando come si era e come il Signore continui a riversare la sua misericordia, per esortare a fare altrettanto nel servizio.
A questo punto la domanda su “cosa dice a me questa Parola?” è stata illustrata come un appello ad “essere pastore” nelle relazioni coniugali, familiari e in genere con il prossimo. A Caino Dio rivolge una domanda: “Dov’è Abele tuo fratello?” e il destinatario risponde dicendo “Sono forse io il custode di mio fratello?”. Sì, Caino, per il legame fraterno che ti lega a tuo fratello, tu ne sei custode e viceversa; così similmente nelle relazioni familiari: siamo figli dello stesso Padre e per questo legati da una relazione fraterna, e quindi custodi (che è sinonimo di “essere pastori”) gli uni degli altri. La modalità di questo essere pastore comincia però come ricorda San Paolo dalla verità personale davanti a Dio: sono un povero peccatore, bisognoso della Tua Misericordia , Signore, aumenta la mia fede! E allora si può entrare in questo servizio reciproco di essere pastori gli uni gli altri, con grande misericordia fraterna e permeando le relazioni di Spirito Santo, abbondantemente effuso da Dio per Grazia (e non in conseguenza di merito alcuno).
Il terzo passo è stato centrato sulla relazione con Gesù, su un “cuore a cuore” nella verità con Lui, per permetterGli di guarire il nostro cuore e per donarci ancora una abbondante effusione di Spirito Santo per servire il coniuge, un figlio, un genitore, il coniuge separato, il “mio prossimo” con amore e misericordia.

Dopo una breve pausa è seguito un tempo di adorazione e di guarigione davanti al Santissimo: di adorazione per vivere concretamente questo “cuore a cuore” con Gesù nella verità e di guarigione interiore per lasciarci guarire da Lui. Questo tempo è stato guidato da don Gerry insieme con Flavio e Marisa. Ci sono state alcune immagini e alcune parole di scienza accolte dai partecipanti.

Alla ripresa dopo il pranzo al sacco, c’è stata una toccante testimonianza di una coppia di Nomadelfia, sulle origini della comunità fondata da don Zeno Saltini, e sul loro modo di vivere nella casa-famiglia.
Poi Vanda e Alessandro, davanti a tutti i partecipanti, hanno fatto a Flavio e Marisa il dono di una statua con due sposi nella posizione vis-à-vis: subito è stato interpretato il richiamo a Sentieri di Vita Nuova per Sposi, e il momento è stato l’occasione per annunciare – tra gli altri appuntamenti estivi – le due settimane Sentieri che si terranno a Loreto e a Fiuggi. Tra i partecipanti erano molto numerosi gli sposi toscani che hanno partecipato negli anni ad una edizione della settimana Sentieri (a Loreto, a Roma, a Torino …).

A seguire la messa celebrata da don Gerry e dopo la comunione una grande preghiera per il rinnovo dell’Effusione sugli sposi e su tutti i partecipanti al ritiro.

E’ stata una giornata veramente benedetta dal Signore, e va detto che ha partecipato l’intero Consiglio RnS della Toscana, con Alessandro, il coordinatore regionale, a lode e gloria del Signore e a conferma dell’importanza di sostenere gli sposi e le famiglie nel loro cammino.

La Comunità per le famiglie – Santhià 12 maggio

Domenica 12 maggio 2013, presso l’Istituto Mater Misericordiae di Santhià (VC), Antonio e Franca, Giorgio, Iginio e Anna, Pina, Flavio e Marisa hanno animato una giornata di ritiro dell’AEF- Piemonte/VdA, alla presenza di un centinaio persone, guidate dai responsabili AEF, Paolo Francesco e Maura.

Il tema della giornata era: “La famiglia nella gioia: riflessioni sul miracolo delle nozze di Cana”.
Dopo una calda accoglienza e una preghiera che ha disposto i cuori, l’insegnamento si è soffermato sul fatto che a Cana, la gioia è conseguenza della presenza di Gesù; una presenza riparatrice e graziosa per gli sposi di quella città.
Da Cana proviene una luce sul senso cristiano di questa condizione: la gioia è tale quando Gesù è presente (quando lo sposo è con loro, possono gli invitati digiunare?); e quando Gesù è presente, il cuore è nella gioia! Sempre.
Le circostanze della vita possono pesare sul quotidiano e creare preoccupazione o anche ansia, ma la promessa di Gesù (che ha garantito di essere presente quando 2 o 3 sono riuniti nel suo nome) orienta la famiglia cristiana a vivere “riunita nel Suo Nome”, e a fondare la propria speranza su di Lui: una speranza di vita eterna, perché niente la potrà separare dall’amore di Cristo Gesù.
Cristo è risorto! ed ha promesso di essere presente: il cuore non può che essere nella gioia per questo fatto e per la promessa.
Ne consegue l’esortazione a vivere “riuniti nel Suo Nome”, a essere famiglia cristiana, a invocare incessantemente il dono dello Spirito, e questo pone il cuore nella gioia!

All’insegnamento è seguito un tempo di adorazione davanti al Santissimo e di guarigione interiore, che è stato condotto da tutti i fratelli e sorelle di comunità inviati “in missione”. Ancora una volta il Signore ha riversato la Sua misericordia, donando efficacia di parola non ai singoli, ma all’intero gruppetto inviato in missione.

Dopo il pranzo al sacco, durante il quale tutti i partecipanti hanno fraternizzato scambiandosi ripetutamente panini, torte salate, vino di uva, dolci e delizie preparate con amore, è seguito un tempo di gruppi di condivisione.
Su richiesta dell’AEF, i nostri fratelli e sorelle hanno presentato un modo semplice e costruttivo di fare condivisione, e tutti i partecipanti sono stati suddivisi in gruppi di condivisione, costituiti sulla base di “prossimità geografica”, con l’intento di varare alcune fraternità AEF di condivisione tra sposi e famiglie del RnS.
A conclusione, don Attilio sdb ha celebrato l’Eucaristia, caratterizzata dalla presenza Sacramentale di Gesù, e quindi da un motivo di gioia ancora maggiore.

I bambini presenti sono stati animati con competenza ed efficienza dagli animatori a disposizione.
Tutto si è svolto con ordine, nella semplicità e nella letizia di cuore.
Di questo rendiamo testimonianza a lode e gloria al Signore!

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